Chiamarli “ambasciatori del gusto” fa sempre un certo effetto, ma di fatto questa definizione corrisponde al ruolo che gli chef hanno ormai assunto nel trasmettere sapori, messaggi, culture e tradizioni. Sono artisti a tutto tondo, giocano sul filo dell’equilibrio custodendo e innovando la tradizione. Tanto più quando in una ricetta s’inseriscono elementi decisi, forti, particolari come la liquirizia di Calabria. È lì che la sfida si fa ardua e l’esperienza con la fantasia sono messe alla prova.

 
Danila, la “Chef della liquirizia”!
Per Danila Forciniti, maturità scientifica, pluridiplomata al “Cordon Bleu” di Firenze – sua scuola d’arte culinaria d’elezione – e laurea in scienze turistiche all’Unical di Cosenza, “galeotto” fu il forno della zia: “d’estate, anziché in spiaggia, come tutti i bambini, adoravo trascorrere le mattine, al panificio della zia dove potevo impastare, preparare taralli, ecc. Non arrivavo al piano di lavoro e dovevo stare sulle punte o salire su una sedia, ma l'entusiasmo era tale che mi adattavo a tutto!”. Dopo il passaggio su Rai3 con Geo&geo, Danila è per tutti la “Chef della liquirizia”. Ora, tra un piatto e l’altro, torna volentieri al “Cordon Bleu”, dove la sua passione per la pregiata radice, contagia allievi e colleghi!
   
Ivan, rigore e creatività per gustare la Calabria
Ivan Carelli, diplomato all’Istituto alberghiero di Cosenza, inizia la sua carriera viaggiando in tutta Italia. Consigliere della Federazione italiana cuochi e collaboratore fisso della Camera di commercio di Cosenza, unisce le doti del manager rigoroso e del cuoco creativo. Con la collaborazione di colleghi e amici fonda Pikkio group s.a.s., che fa base alla “Locanda del povero Enzo” di Cosenza, e apre sul territorio regionale numerosi locali, dove la Calabria del gusto è interpretata con ingredienti tradizionali o innovativi, locali o forestieri: la costina di cinghiale della Garfagnana alla polvere di liquirizia con schiacciatina di patate della Sila al rosmarino e cedro caramellato al cardamomo, è, come dire, un viaggio nei sapori!
   
Pietro Lecce, una “tavernetta” sulla Sila
Pietro Lecce, con la moglie Denise e i figli Biagio, Emanuele e Carolina, accolgono i loro ospiti alla Tavernetta, il locale di famiglia creato nel 1948 dalla mamma di Pietro. Sorge a Campo San Lorenzo, tra Camigliatello e il Parco nazionale della Sila, in un ambiente naturale di grande fascino ed energia. Gli intenditori lo prediligono per la squisita atmosfera, la semplicità, ma soprattutto per l’altissima qualità della cucina e dei vini, sapientemente abbinati ai piatti della tradizione, interpretati con rigore o con sorprendente creatività. La casa offre anche di alloggio, con 21 camere arredate con la stessa semplicità, qualità e atmosfera. La Tavernetta fa parte del consorzio enogastronomico Assapori.
   
Frank, “Potenza” del gusto
La Cucina è… ascoltare, dosare e unire ingredienti, creare: la cucina è arte… e Frank Rizzuti è un artista. Già qualche anno fa, una “stella” - Michelin - è andata a scovarlo a Strongoli (Crotone), al “Dattilo” di Don Robè. A Potenza, sua città natale, ha da poco aperto il “FrankRizzuti-Cucina-del Sud”, un locale che mette davvero la cucina al centro. “Di me, – dice – non c’è molto da raccontare, credo che la cosa più importante da conoscere siano i piatti”. Piatti, come “storie”, che nascono dall’ascolto attento dei clienti, dallo studio degli ingredienti, dalla fatica di provare e riprovare. Grazie a Frank, anche la Basilicata ha oggi un rappresentante illustre nel mondo della cucina gourmet.
   
Rita e i profumi della Sicilia
“Sono nata a Brooklyn ma vanto origini siciliane Doc!”. Parola di Rita Russotto, chef cresciuta a Vittoria (Ragusa), comune del versante più meridionale della Sicilia, in un ambiente familiare dalla spiccata attitudine culinaria. La sua passione per la cucina è legata all’immagine della mamma e della zia che impastano pane e focacce nel tinello di casa. “Qui attingiamo gli ingredienti da un paniere di prodotti dalle caratteristiche uniche: dalle piante aromatiche, agli ortaggi, alla frutta, al pesce, tutto profuma di buono”. Aromi che Rita conosce a menadito e che interpreta con amore al “Satra”, il suo locale che si affaccia su una piazzetta di Sicli (Ragusa), città barocca dell’estremo Sud dell’isola, dal 2002 eletta dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”.
   
Paolo, incontrarsi ai fornelli
“Mi piace scoprire, confrontarmi e stupire. Sono un eterno curioso, adoro imparare e meravigliarmi di fronte a tutto ciò che ancora non conosco.” Paolo Cappuccio, executive chef, segue questa vocazione da quando aveva 14 anni. Viaggia in tutta Europa e nel mondo e frequenta corsi nelle più qualificate scuole come la Lenotre di Parigi, del grande chef Joel Robuchon. A Chateaux Neuf du Pape, con Alain Ducasse e Paul Pommel, scopre i segreti della cucina internazionale e mediterranea. Dopo anni di esperienze mondiali ad altissimo livello, nel 2009, la guida Michelin lo incorona con l’ambita stella e, dal 2012, guida una brigata di 12 fidati cuochi con cui delizia i palati più raffinati presso la “Casa degli spiriti”, una location di grande prestigio sulle rive del lago di Garda.
   
Gabriele, il globe trotter del riso
Gabriele Ferron: l’ambasciatore mondiale del riso. Gioca a piantare bandierine nella mappa dei luoghi istituzionali o privati più esclusivi del mondo e dire: “Qui è stato cucinato un risotto!” - “E che risotto!”, gli rispondono in coro rappresentanti politici, campioni sportivi e star dello spettacolo! Figlio d’arte, cresciuto a Isola della Scala – patria del Vialone nano veronese igp – all’ombra della “pila vecia” del 1650, la più antica ancora funzionante d’Italia. Lì, da cinque generazioni, i Ferron lavorano “chicchi di alta qualità”. Semplicità e fantasia le sue regole – e un segreto: dopo la tostatura, il brodo, in proporzione 2 a 1 in volume col riso, va versato nella pentola tutto in una volta! Si copre e si abbassa la fiamma, vietato mescolare!
   
«Consorzio di Tutela della Liquirizia di Calabria DOP» - Via P. De Roberto, 11 - 87100 Cosenza - T. 0984.407763 - F. 0984.393495