Nell’impero cinese, nel primo millennio avanti Cristo, si affermò un’autorevole tradizione medica in cui la liquirizia assunse un’importanza centrale.
Nella stessa epoca anche in Mesopotamia e nell’antico Egitto troviamo tracce dell’uso della liquirizia in ambito medico e culinario. Queste tradizioni furono in seguito trasferite in Grecia e a Roma.
I trattati botanici e medici romani testimoniano già dal II/III secolo a.C. un fiorente commercio di radice, soprattutto greca, e diversi modi di utilizzare il prodotto.
Queste conoscenze si tramandarono poi al mondo bizantino e islamico.
Più tardi, molto probabilmente in Germania, a cavallo tra il ‘400 e il ‘500 iniziò la storia unitaria e globale della liquirizia e coincise con la standardizzazione di un nuovo modo di lavorare la radice, cioè con la produzione di un estratto solido mediante la bollitura in acqua della radice e la successiva concentrazione del succo attraverso l’evaporazione lenta della parte liquida.