La liquirizia ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, lassative, fluidificanti e dissetanti.


Della liquirizia sono usate le radici, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate, e l’estratto. La radice è in commercio in bastoncini da masticare, tagliuzzata per decotti e tisane o ridotta in polvere. L’estratto, utilizzato come dolcificante e correttivo del sapore nell’industria farmaceutica, è commercializzato nelle forme più svariate e rappresenta la base di partenza per l’industria dolciaria.


Come rimedio antinfiammatorio e cicatrizzante nell’ulcera gastrica e duodenale è sufficiente sciogliere in bocca le pastiglie di estratto o masticare il bastoncino di radice. Chi preferisce la tisana, può far bollire e lasciare in infusione in una tazza, per 15 minuti circa, 35 g di radice di liquirizia, 35 g di menta in foglie e 30 g di camomilla in fiore.

 

Per avere gli effetti indicati ne vanno bevute due tazze al giorno. Per la funzione lassativa basta porre in un analogo decotto la radice di liquirizia, in polvere o tagliuzzata, miscelata in parti uguali con foglie di malva e radice d’altea. Come calmante per la tosse si può preparare un decotto con 50 g di radice d’altea e 50 g di radice di liquirizia per tazza.

 

Anche le proprietà dissetanti della liquirizia sono ben note.

 

In Egitto è diffusa una bevanda ottenuta dall’infusione di radici di liquirizia macinate e poste in sacchetti da usare con la stessa tecnica della preparazione del tè. I sacchetti di polvere di radice di liquirizia sono facili da trovare anche in Calabria. In alternativa basta tagliare i bastoncini in piccolissimi pezzi e macinarla con l’aiuto di un robot da cucina.

 

Per ottenere la bevanda basta porre la polvere in infusione in una brocca di acqua bollente per circa 10-15 minuti.

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