L'impianto di un liquirizieto si realizza con la lavorazione profonda del terreno e la messa a dimora delle talee di radice. La pianta di liquirizia si sviluppa e vegeta senza particolari pratiche colturali. L'apparato radicale raggiunge il suo «periodo balsamico», cioè il momento di maturazione ideale per la raccolta, al terzo/quarto anno di vita.
In attesa della raccolta sono praticate, negli stessi appezzamenti in cui è stata piantata la liquirizia, alcune colture intercalari autunno-vernine (foraggere, ortaggi, ecc.) avendo cura che le lavorazioni non superino i 20 cm di profondità. Se si coltivano foraggere, lo sfalcio comprende anche la parte aerea della liquirizia.
L'attività di raccolta delle radici di liquirizia può avvenire con arature e lavorazioni che non devono superare i 60 cm di profondità. Dopo l'aratura le radici vendono estratte a mano dal terreno, raccolte in fasci e trasferite al centro di raccolta.
Costi e guadagno. Impiantare un ettaro di liquirizieto costa tra i 7 e gli 8.000 euro. Per avere un terreno di una minima importanza occorrono dai 9 ai 12 ettari. Da un ettaro di terreno si ricava una media di 150-160 quintali di radice di liquirizia. Un quintale è quotato intorno ai 42 euro; se ne deduce che per un appezzamento di 15 ettari, la resa di ogni raccolto triennale frutta oltre 100.000 euro.
|